Quali sono le conseguenze della scoliosi
Ecco perché la prima regola per curare la scoliosi è non restare fermo e intervenire tempestivamente. E’ fondamentale non aspettare una guarigione spontanea senza fare nulla; al contrario, prima ti affiderai alle cure di un Team specializzato nel trattamento della scoliosi prima riuscirai a:
- stabilizzare la curva
- evitare il peggioramento
- migliorare l’estetica del tuo corpo
- prevenire l’insorgenza di dolore in età adulta
- prevenire il crollo vertebrale e il dorso curvo in età anziana.
Per sapere quali sono i possibili rimedi e come poter curare la scoliosi ti consiglio di leggere questo articolo.
Ma la domanda che tanti ci pongono e a cui vogliamo rispondere in questo articolo è: cosa succede invece, se decido di non fare nulla?
Quali sono le possibili complicanze concrete e cosa comporta la scoliosi?
I disturbi che possono essere conseguenti alla scoliosi idiopatica sono diversi, e se non trattata la probabilità che si presentino è molto alta.
Come abbiamo detto infatti, la curva scoliotica tende a evolvere e peggiorare di anno in anno fino alla completa maturità ossea (19-20 anni), per poi strutturarsi e con l’avanzare dell’età andare incontro a cedimenti e crolli vertebrali.
I possibili effetti collaterali sono di vario genere e possono coinvolgere la schiena, il collo, le braccia e le gambe, ma anche i visceri e la gabbia toracica.
Nello specifico, le principali complicanze sono:
- Dolore: l’asimmetria della colonna provoca una scorretta distribuzione del peso corporeo e dei carichi, e di conseguenza mal di schiena, dolore cervicale, male alle spalle e alle ginocchia, dolore alla pianta dei piedi
- Tensione muscolare: la deformità della colonna provoca una diversa attivazione muscolare di un lato del corpo rispetto all’altro. Per questo motivo alcuni muscoli possono risultare più rigidi di altri e nel tempo condizionare attività della vita quotidiana e l’efficacia dei gesti sportivi
- Rigidità articolare: la curva scoliotica rende meno fisiologico il movimento tra le vertebre che la coinvolgono, e questo porta nel tempo ad avere una parte della schiena più rigida dell’altra. Questa rigidità può condizionare la vita quotidiana e provocare dolore
- Difficoltà di equilibrio e coordinazione: l’asimmetria provoca un’importante variazione del baricentro e di conseguenza una difficoltà da parte della persona di mantenere l’equilibrio e coordinare i movimenti con sicurezza
Queste sono le principali conseguenze che generalmente si presentano in tutti i soggetti in cui la scoliosi non è stata trattata.
Ovviamente più la deformità è grave, più possono essere gravi le complicanze e si può andare incontro anche a problemi che coinvolgono la sfera viscerale (come difficoltà digestive, respiratorie, disturbi del pavimento pelvico e problemi intestinali).
Quali sono le conseguenze della scoliosi lombare?
La scoliosi lombare è un tipo di scoliosi caratterizzata da una deviazione laterale della colonna dovuta ad una inclinazione delle vertebre sul piano frontale e da una rotazione vertebrale sul piano orizzontale che si localizza, nel tratto più basso della schiena, tra L1 ed L5 (vertebre lombari).
Essendo localizzata nella porzione più bassa del rachide, se non trattata può provocare una serie di disturbi a livello della zona lombare stessa, del bacino e degli arti inferiori. Come per le altre forme di scoliosi, più la curva è grave e più precoce è l’insorgenza, maggiori saranno le conseguenze di questa patologia.
I principali effetti collaterali di una scoliosi lombare non trattata sono:
- Dolore nella zona lombare, a livello del bacino, e all’inguine
- Difficoltà ad attivare nel modo corretto i muscoli addominali e spinali e di conseguenza a compiere diversi movimenti (come sollevare un carico, alzarsi dal letto, piegarsi in avanti)
- Compensi a livello degli arti inferiori con appoggio plantare scorretto e alterazioni posturali alle ginocchia (valgismo o varismo)
- Dolore a ginocchia e piedi durante il cammino, la corsa, le scale, la stazione eretta prolungata o la posizione seduta mantenuta per lungo tempo
- Difficoltà di equilibrio e propriocezione
- Rigidità dorsale con conseguente dolore a livello delle scapole o a livello cervicale
Quali sono le conseguenze della scoliosi in età adulta?
La scoliosi, così come l’atteggiamento scoliotico, può manifestarsi in qualsiasi momento durante lo sviluppo di un bambino. Risulta essere più comune nei periodi di forte crescita come 6-24 mesi, 5-8 anni e 11-14 anni; quest’ultimo corrispondente alla pubertà ed è il più rischioso. Da quando compare, tende poi a evolvere e peggiorare di anno in anno fino alla completa maturità ossea (19-20 anni), momento in cui si struttura.
Una volta raggiunta l’età adulta, qualsiasi colonna vertebrale con scoliosi tende con l’avanzare dell’età ad andare incontro a cedimenti e crolli vertebrali.
Per questo motivo è importante mantenerla sostenuta grazie a fisioterapia e esercizi specifici, che prevengano la comparsa del dolore e il continuo peggioramento della postura.
In età adulta, con la degenerazione delle cartilagini e dei dischi, e con l’arrivo del fisiologico cedimento a cui va incontro la nostra colonna, le complicanze di una scoliosi non trattata possono essere:
- Lombosciatalgie
- Cervicobrachialgie
- Ernie lombari
- Problemi digestivi e intestinali (gonfiore intestinale, difficoltà digestive, ernia iatale, reflusso gastroesofageo, coliti)
- Difficoltà respiratorie e affaticabilità per mancanza di mobilità a livello della gabbia toracica
- Disturbi del pavimento pelvico dovuti a una cattiva attivazione del diaframma e dei muscoli addominali
- Difficoltà in gravidanza dovute all’aumento del carico sulla colonna lombare
- Artrosi alle ginocchia (per valgismo o assetto posturale scorretto trascurato negli anni)
- Alluce valgo, fasciti plantari e metatarsalgie conseguenti a un appoggio plantare scorretto trascurato per anni
Quali sono le conseguenze di una scoliosi non curata in età evolutiva?
Abbiamo visto le complicanze e i sintomi che possono insorgere in età adulta nel caso in cui la scoliosi non sia mai stata trattata.
Ma quali sono le conseguenze per un bambino o un ragazzo nel caso in cui si decide di non curare la scoliosi?
Come dicevamo, il problema principale di questa patologia è che si tratta di un disturbo evolutivo, che tende quindi a peggiorare di anno in anno. La gravità della scoliosi viene classificata in base ai gradi dell’angolo di Cobb, misura che viene evidenziata dalla radiografia.
L’evoluzione della scoliosi porta la curva a peggiorare di anno in anno (circa 1 grado Cobb all’anno), fino alla maturità ossea (18-21 anni), momento in cui si stabilizza e si struttura.
Questo ci fa capire che più è precoce la comparsa della scoliosi, più diventerà necessario monitorarne e gestirne l’evoluzione con una corretta fisioterapia.
Se non si interviene fin da subito con gli esercizi specifici infatti, la conseguenza principale è che la curva tenderà a peggiorare fino a dover ricorrere a un corsetto o nei casi più gravi a un intervento chirurgico.
Quando si arriva a dover prescrivere il corsetto si va sempre incontro a un momento delicato: lo è per il bambino, lo è per il ragazzo, ma lo è anche per i genitori.
Che si tratti di un bambino o di un adolescente, il busto non è mai semplice da accettare, e ogni età ha le sue esigenze e i suoi bisogni, che in un percorso di questo tipo vanno tenute in considerazione. Quando il corsetto non riesce a rallentare l’evoluzione della scoliosi o quando le curve si aggravano in modo rapido, l’ortopedico consiglia l’intervento chirurgico, con lo scopo di correggere la curva e bloccarne la progressione.
E se anche in situazioni come queste si decide di non fare nulla, si rischia di dover ricorrere a interventi poi in età adulta di stabilizzazione lombare o di avere ernie e a dover convivere con il dolore.
Per tutti questi motivi, più precoce sarà l’inizio del percorso terapeutico, più semplice sarà la terapia a cui si dovrà ricorrere e minori saranno le conseguenze da dover affrontare in futuro.
Quando si manifestano le conseguenze della scoliosi?
Le tempistiche con cui queste conseguenze si possono manifestare variano di persona in persona e come sempre dipendono soprattutto dalla gravità della curva e dalla precocità con cui è comparsa.
Nelle forme più lievi ad esempio possono iniziare a presentarsi intorno ai 20-30 anni, mentre nelle forme più gravi possono manifestarsi anche prima.
In ogni caso purtroppo, la certezza è che prima o poi la scoliosi ti presenta il conto. Durante l’arco della vita infatti, sono tanti i momenti in cui la tua schiena sarà sollecitata e potrebbe subire le conseguenze della scoliosi se non adeguatamente pronta.
I momenti della vita e le attività in cui la schiena potrebbe risultare più sollecitata in caso di scoliosi sono diversi, come ad esempio:
- durante l’attività sportiva
- in un lavoro sedentario o in cui devi mantenere la stazione eretta per tante ore
- in un lavoro in cui sei sottoposto a carichi pesanti
- se avrai una gravidanza
- se avrai cambi ponderali repentini
- con il normale invecchiamento e cedimento della colonna
Per fare un confronto, quali sono le possibili conseguenze di una operazione per la scoliosi? Quanto sono comuni?
Prima di parlare delle possibili conseguenze, premettiamo che le linee guida della Scoliosis Research Society indicano che l’intervento viene consigliato solo nel caso di scoliosi gravi, ovvero oltre i 45-50° Cobb.
In questi casi l’operazione consiste nella correzione della curva scoliotica e nella fissazione del tratto di colonna che viene operato tramite degli ancoraggi a livello delle vertebre che si agganciano a barre in titanio e permettono di correggere la curva.
A causa degli ancoraggi e delle barre in titanio l’intervento comporta:
- perdità di mobilità della colonna per tutta la porzione in cui sono state applicate le placche
- maggiore mobilità e quindi nel tempo artrosi e dolore nelle zone in cui non sono state applicate (solitamente colonna cervicale e bacino)
Questa differenza di mobilità tra le varie zone della colonna può provocare nel tempo un sovraccarico di alcune strutture rispetto ad altre e quindi a problematiche di dolore, artrosi o ernie.
Ciò che è fondamentale ricordarsi però è che l’intervento viene consigliato nei casi più gravi, ovvero situazioni in cui le conseguenze del non intervenire sarebbero molto più gravi di quelle che si hanno invece con l’operazione.
Per questo motivo in questi casi è fondamentale affidarsi a personale specializzato e fidarsi del loro parere e nel caso in cui si dovesse ricorrere all’intervento, affiancare sempre un percorso di fisioterapia specifica per prevenire le possibili conseguenze dell’intervento nel futuro.
Conclusioni sulle conseguenze della scoliosi
La scoliosi è una patologia della colonna vertebrale che comporta una complessa deformità strutturale. Se non trattata, la scoliosi tende a peggiorare, provocando gravi conseguenze come dolore e difficoltà di movimento.
Per questo motivo è fondamentale non aspettare una guarigione spontanea senza fare nulla e intervenire tempestivamente.
Nel caso in cui si decidesse di non fare nulla infatti, le conseguenze e le possibili complicanze date dalla scoliosi sono molte e alcune possono comparire anche in età giovane.
Le principali complicanze sono dolore, una scorretta distribuzione del peso corporeo e dei carichi, e di conseguenza tensione muscolare, rigidità articolare, difficoltà di equilibrio e coordinazione e nelle deformità più gravi, si può andare incontro anche a problemi che coinvolgono la sfera viscerale (come difficoltà digestive, respiratorie, disturbi del pavimento pelvico e problemi intestinali).
Ecco perchè è molto importante eseguire controlli specialistici periodici per monitorare la crescita del bambino, intercettare la scoliosi e intervenire il prima possibile con la terapia più specifica e adatta. Solo in questo modo, la scoliosi può essere trattata e curata, con risultati efficaci per una vita quotidiana funzionale e senza dolore.
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