La domanda più importante: si può fare palestra con la scoliosi?
L’allenamento in palestra è da sempre uno strumento ottimo e utilizzato da persone di ogni età per mantenersi in movimento e migliorare le proprie prestazioni sportive.
Per molti anni purtroppo, la palestra è stata identificata come un luogo narcisista in cui esaltare unicamente la parte estetica del proprio corpo.
In realtà è giusto sapere che l’allenamento in palestra offre molti più vantaggi e permette di mantenersi in salute e lavorare su tutti i sistemi del nostro corpo (in particolare muscolare, articolare, cardiovascolare, connettivo e scheletrico).
In caso di patologie particolari, come ad esempio la scoliosi, occorre però prestare particolari attenzioni, perché quello che può essere un ottimo allenamento su un soggetto sano, può essere causa di disturbi, se non addirittura peggioramenti della patologia.
Nel caso specifico della scoliosi, alla domanda “Si può fare palestra?”, la risposta è:
Si, ma ad alcune condizioni.
E’ importante infatti:
- Distinguere se si è affetti da una scoliosi grave o lieve: La scoliosi può presentarsi con diversi gradi di severità in base alle misure dell’angolo formato dalla curva scoliotica: maggiore sarà l’angolo della curva e più si tratta di scoliosi grave.
In questi casi l’allenamento in palestra è raramente consigliato, se non dopo gli opportuni periodi di terapia con corsetto o addirittura dopo l’intervento chirurgico. Se la scoliosi è grave infatti, la sua evoluzione può essere molto aggressiva e un allenamento non specifico potrebbe essere causa di peggioramento.
Diverso è invece il caso di scoliosi di lieve e media entità (sotto i 40° Cobb). In questi casi l’allenamento in palestra può diventare una risorsa, ma solo dopo opportuni periodi di terapia e una buona consapevolezza della propria curva scoliotica.
- Accertarsi che l’allenamento in palestra sia affiancato da fisioterapia specifica: nel caso di scoliosi lievi o di media entità è fondamentale che l’allenamento sia preceduto da un periodo intenso di esercizi specifici di fisioterapia e, se è il caso, dall’utilizzo di un corsetto.
Una volta che si è acquisita una buona consapevolezza della propria curva e di come correggerla, il fisioterapista valuterà se è il caso di iniziare con la palestra e vi darà indicazioni sul come farlo.
In ogni caso, anche una volta iniziata la palestra è opportuno proseguire con gli esercizi specifici di correzione della curva, e più avanti vedremo il perché.
- Assicurarsi di essere seguiti da un personal trainer: una volta accertato con il proprio medico e con il proprio fisioterapista che si può iniziare la palestra, è importante fare il possibile per essere seguiti da un personal trainer.
Soprattutto all’inizio infatti, essere controllati personalmente durante l’esecuzione degli esercizi è importante per evitare di compiere movimenti scorretti che possano compromettere la terapia eseguita fino a quel momento.
Inoltre, un buon dialogo tra un personal trainer competente e un fisioterapista specializzato, è sicuramente il modo migliore per pianificare un programma specifico che possa essere di supporto alla fisioterapia e aiutare a raggiungere gli obiettivi prefissati.
Se tutte queste condizioni ci sono, allora sì, si può fare palestra in caso di scoliosi e, anzi può essere davvero di aiuto!
La palestra fa bene in caso di scoliosi?
La scoliosi è una patologia evolutiva della colonna vertebrale che comporta una complessa deformità strutturale. Quello che succede infatti è che i corpi vertebrali tendono a svilupparsi in modo anomalo durante la crescita, sviluppando una rotazione e una deviazione laterale della colonna vertebrale.
Per questo motivo è importante che la schiena riceva gli stimoli e gli input giusti durante tutta la fase di crescita ossea, per correggere il più possibile l’evoluzione della curva e evitarne il peggioramento.
Durante la fisioterapia, il fisioterapista ti insegnerà come è strutturata la tua curva e quali sono gli esercizi e le posture più adatte per correggerla. Una volta imparate, sarà importante mantenerle durante tutto l’allenamento in palestra, come una sorta di corsetto naturale che ti blocca e mantiene la colonna vertebrale in correzione.
In questo modo sì, la palestra può davvero fare molto bene alla tua schiena e diventare un valido supporto alla fisioterapia, garantendo lo sviluppo di:
- aumento del tono e del controllo muscolare
- miglioramento della mobilità articolare
- incremento della forza e della resistenza muscolare
- potenziamento del sistema cardiocircolatorio
- sviluppo dell’equilibrio e della propriocezione
- controllo del peso
Se l’allenamento in palestra viene strutturato e pianificato insieme al proprio fisioterapista e al proprio personal trainer, può essere davvero positivo per la propria schiena e di aiuto per la propria scoliosi.
Si possono fare i pesi, utilizzare macchine o attrezzi? Se sì, quali?
L’utilizzo di pesi, macchine e attrezzi in caso di scoliosi è una questione delicata che richiede davvero la supervisione di personale esperto e specializzato. In caso di scoliosi non c’è spazio per il “fai da te”, in quanto il rischio di andare incontro a peggioramento è davvero molto alto, soprattutto se si fa uso di pesi e attrezzi.
Questo non significa che siano tutti controindicati o da escludere, ma che il loro utilizzo non è né da sottovalutare né da affrontare con superficialità.
Il vogatore, ad esempio, può essere un’ottima macchina per allenare tutto il corpo e sviluppare muscoli importanti per la scoliosi come i dorsali e gli addominali. Ma, non avendo la schiena appoggiata e sostenuta da nulla, il rischio di eseguire l’esercizio con una postura scorretta è molto più elevato,soprattutto quando si soffre di scoliosi e si ha una quindi una percezione alterata del proprio corpo.
Stesso discorso vale per l’utilizzo di bilancieri e kettlebell, che sono sicuramente degli ottimi attrezzi per sviluppare la forza e la resistenza muscolare, ma, aumentando il carico a livello della colonna, possono diventare facilmente dei nemici per la scoliosi se utilizzati scorrettamente e senza una buona autocorrezione della curva.
Si può fare palestra dopo l’operazione per la scoliosi?
L’intervento chirurgico corrisponde alla scelta terapeutica più invasiva, ma anche l’ultima a disposizione per correggere la scoliosi nei casi più gravi.
Nelle scoliosi gravi viene indicato l’intervento chirurgico quando la curva scoliotica è soggetta ad un’evoluzione e peggioramento rapidi: cioè quando la curva si definisce scoliosi evolutiva.
Come per le scoliosi lievi e moderate, anche per le scoliosi trattate chirurgicamente è importante seguire un percorso riabilitativo post intervento che permetta di riprendere la completa funzionalità, mobilità e forza muscolare per tornare alla normale vita quotidiana.
A seguito del trattamento chirurgico non è sufficiente fare un po’ di ginnastica a casa fai-da-te oppure iscriversi a corsi di fitness per tornare in forma; al contrario è importante affidarsi a fisioterapisti esperti specializzati nella riabilitazione post-chirurgica della colonna vertebrale.
Una volta eseguita una buona fisioterapia post operatoria è possibile pensare di eseguire dei semplici allenamenti in palestra, ma consapevoli che:
- alcuni esercizi e movimenti saranno impossibili da eseguire a causa della ridotta mobilità del tratto di colonna operato
- pesi ed attrezzi non si potranno utilizzare fino a un completo recupero della forza e del controllo muscolare a livello del tronco
- l’allenamento dovrà essere eseguito in associazione a un percorso di fisioterapia specifica e sotto la supervisione di un personal trainer esperto
In ogni caso si tratta davvero di casi molto particolari e delicati, per cui l’esecuzione di esercizi con un fisioterapista esperto rimane comunque la cosa più indicata e consigliabile per evitare dolore e recidive post intervento.
Sarebbe meglio la ginnastica posturale?
Senza alcun dubbio, di qualsiasi grado di scoliosi si stia parlando, la ginnastica correttiva e la ginnastica posturale con un fisioterapista esperto, rimangono comunque la scelta più indicata.
La ginnastica posturale infatti, consiste nell’utilizzo di esercizi mirati, attraverso lo studio della curva scoliotica da parte del terapista, alla correzione della rotazione delle vertebre ed alla diminuzione della deviazione laterale della colonna e per questo motivo rimane la terapia più specifica per il trattamento della scoliosi.
L’allenamento in palestra, così come molti altri sport, possono essere un valido supporto alla fisioterapia e dare molti benefici fisici, psicologici e sociali, ma in caso di scoliosi non è assolutamente da considerare come un sostituto della fisioterapia.
Quali sono gli esercizi consigliati in palestra per chi ha la scoliosi?
Ma quali sono quindi le tipologie specifiche di esercizio da eseguire in palestra in caso di scoliosi?
In primis, gli esercizi che risultano più efficaci in caso di scoliosi sono tutti quelli che mirano al rinforzo del core.
Gli esercizi di core-stability hanno infatti l’obiettivo di rinforzare tutta la parete addominale e sono utili per allenare:
- Retto dell’addome
- Obliqui dell’addome
- Trasverso dell’addome
Un addome forte protegge maggiormente la colonna da traumi, sforzi e sovraccarichi e prende la funzione di un vero e proprio “corsetto naturale” che sostiene e stabilizza le vertebre. Su questo principio si basa tutta la metodica del Pilates, attività che viene spesso affiancata alla fisioterapia, in caso di scoliosi.
Contemporaneamente al rinforzo addominale, è importante allenare e rinforzare anche i muscoli paravertebrali, anche definiti muscoli spinali lombari o dorsali.
Questi muscoli infatti hanno la funzione di migliorare la postura e mantenere la schiena in una posizione più sostenuta. In palestra è possibile rinforzarli grazie all’utilizzo di attrezzi come le panche,la pulley o la lat machine.
Rafforzare i gruppi muscolari che si occupano di stabilizzare scapole e bacino, risulta altrettanto importante. I glutei, i romboidi e tutti i muscoli della cuffia dei rotatori infatti sono fondamentali per mantenere una postura corretta e alleviare il dolore a livello cervicale, dorsale e lombare.
Lo squat risulta essere sicuramente uno degli esercizi più efficaci per il rinforzo degli stabilizzatori del bacino, mentre la pulley può essere un ottimo macchinario per il rinforzo dei muscoli delle scapole.
Quali sono gli esercizi da evitare?
Gli esercizi da evitare in caso di scoliosi invece, sono quelli che vanno a creare un eccessivo sovraccarico a livello della colonna vertebrale.
La forza di gravità è la principale nemica della scoliosi: il peso del corpo e il carico sono quegli elementi che vanno ad aggravare la curva scoliotica e aumentare l’instabilità delle vertebre.
Soprattutto in chi soffre anche di iperlordosi, gli esercizi con un carico aggiuntivo (come ad esempio quello di un bilanciere) sono controindicati, se non supportati da un buon ottimo addominale, in quanto potrebbero aggravare la curva e provocare dolore
Per questo motivo, esercizi in stazione eretta che prevedono l’utilizzo di pesi, come ad esempio lo squat, sono da eseguire con molta attenzione, senza carichi eccessivi e solo dopo l’ok del proprio fisioterapista.
Particolare attenzione è poi da riservare a chi ha subito l’intervento chirurgico di correzione della scoliosi. In questi casi gli esercizi da evitare in assoluto sono tutti quelli che vanno a forzare la mobilità delle vertebre protagoniste dell’operazione.
Quale potrebbe essere un allenamento tipo per chi soffre di scoliosi?
Se volessimo ipotizzare per chi soffre di scoliosi, un esempio di scheda di allenamento settimanale da concordare con il personal trainer, la cosa migliore sarebbe associare:
Riscaldamento iniziale: iniziare con esercizi di mobilità dorsale e delle spalle spalle potrebbe essere molto utile per assicurarsi di eseguire in modo corretto gli esercizi successivi. Chi soffre di scoliosi infatti ha spesso rigidità in queste zone e questo può limitare i movimenti o provocare dolore alla fine dell’allenamento.
Rinforzo: la seconda parte dell’allenamento potrebbe essere dedicata al rinforzo dei muscoli addominali, spinali, stabilizzatori delle scapole e del bacino, alternando i gruppi muscolari giornalmente con il numero di ripetizioni e di serie indicate e consigliate dal personal trainer.
Allungamento muscolare della catena posteriore: concludere l’allenamento con un po’ di stretching dei muscoli della schiena e delle gambe, associato a una buona respirazione diaframmatica, è sicuramente il modo migliore per completare il lavoro sulla scoliosi e prevenire la comparsa di fastidi e tensioni post allenamento.
Meglio il nuoto o la palestra?
Un dubbio che sorge spontaneo a questo punto è quindi quello di capire se esiste un’attività sportiva più indicata rispetto ad altre in caso di scoliosi.
Spesso infatti si sente dire che sport come la ginnastica artistica o l’equitazione sono totalmente da evitare, e altri come il nuoto e lo yoga sono fortemente consigliati.
In passato ad esempio, ma accade ancora oggi, il nuoto veniva prescritto dagli specialisti come terapia per la scoliosi e rappresentava uno degli sport “più completi” per chi avesse bisogno di rinforzare i muscoli della schiena.
Recenti studi però, hanno dimostrato che questa convinzione non risulta avere nessun fondamento scientifico. Alcuni studi pubblicati su Spine nel 1982, e altri più recenti condotti da ISICO (2013) infatti, hanno stabilito che il nuoto non deve più essere consigliato come terapia per la scoliosi.
Il nuoto è uno sport che può essere di supporto alla terapia in quanto aiuta lo sviluppo muscolare a livello paravertebrale e addominale, ma non può in nessun modo sostituire la fisioterapia e avere obiettivi prettamente curativi.
Allo stesso modo, sport di sollevamento pesi come il powerlifting, il crossfit, il body building o anche allenamenti in palestra con carichi pesanti, sono sicuramente tra quelli che vengono sconsigliati per chi soffre di scoliosi. Come dicevamo infatti, l’effetto di queste attività è un sovraccarico della colonna e un aumento della forza di gravità che va ad accumularsi sui dischi, portando nel tempo a mal di schiena, ipermobilità e degenerazione discale.
Ma allenamenti in palestra più leggeri, supportati da una buona fisioterapia e sotto la supervisione di un personal trainer esperto, possono essere una buona soluzione per chi desidera praticare questa attività.
In tutti questi casi, il principio generale è che occorre sempre affiancare allo sport una specifica fisioterapia posturale e non sovraccaricare con allenamenti troppo intensi i bambini e i ragazzi in età dello sviluppo.
Conclusioni sulla scoliosi in palestra
Spesso capita che tanti dei nostri ragazzi con scoliosi,soprattutto quelli tra i 16 e i 18 anni, ci chiedano “Con la scoliosi posso allenarmi in palestra?”
L’allenamento in palestra offre molti vantaggi e benefici, permettendo di mantenersi in salute e lavorare su tutti i sistemi del nostro corpo.
In caso di patologie particolari come la scoliosi però, occorre prestare particolari attenzioni, perché quello che può essere un ottimo allenamento su un soggetto sano, può essere causa di disturbi, se non addirittura peggioramenti della patologia.
Per questo motivo è importante accertarsi che l’allenamento in palestra sia affiancato da fisioterapia specifica, assicurarsi di essere seguiti da un personal trainer esperto e evitare l’utilizzo di attrezzi,macchine e pesi senza la supervisione di un operatore specializzato.
Gli esercizi più consigliati da eseguire in palestra in caso di scoliosi sono tutti quelli che allenano i gruppi muscolari che si occupano di stabilizzare la colonna, il bacino e le scapole. In primis gli esercizi di rinforzo addominale e core stability, seguiti da quelli di rinforzo dei muscoli della schiena e del bacino, come il vogatore o lo squat.
Gli esercizi da evitare in caso di scoliosi invece, sono quelli che vanno a creare un eccessivo sovraccarico a livello della colonna vertebrale, come ad esempio il powerlifting, alcuni esercizi del crossfit, il body building o anche allenamenti in palestra con carichi pesanti.
Ma in ogni caso, l’allenamento in palestra rimane un valido supporto agli esercizi di ginnastica correttiva, ma non è assolutamente da considerare come un sostituto della fisioterapia.
Bibliografia
- GSS - Gruppo di Studio della Scoliosi e della Colonna Vertebrale: Linee Guida SOSORT
- GSS - Gruppo di Studio della Scoliosi e della Colonna Vertebrale: Linee Guida SIMFER
- Fusionless surgery in early-onset scoliosis. Odent T, Ilharreborde B, Miladi L, Khouri N, Violas P, Ouellet J, Cunin V, Kieffer J, Kharrat K, Accadbled F; Scoliosis Study Group (Groupe d’étude de la scoliose); French Society of Pediatric Orthopedics (SOFOP). Orthop Traumatol Surg Res. 2015 Oct;101(6 Suppl):S281-8
- Resumption of sport after spinal fusion for adolescent idiopathic scoliosis: a review of the current literature - Francesca Barile, Alberto Ruffilli, Marco Manzetti, Michele Fiore, Alessandro Panciera, Giovanni Viroli , Cesare Faldini
- When Do Patients Return to Physical Activities and Athletics After Scoliosis Surgery?: A Validated Patient Questionnaire Based Study - Vishal Sarwahi, Stephen Wendolowski, Rachel Gecelter, Kathleen Maguire, Melanie Gambassi, Dana Orlando, Yungtai Lo, Terry Amaral
- Why do idiopathic scoliosis patients participate more in gymnastics? - C Meyer, E Cammarata, T Haumont, D Deviterne, G C Gauchard, B Leheup, P Lascombes, Ph P Perrin
- The practice of physical and sporting activity in teenagers with idiopathic scoliosis is related to the curve type - C Meyer, T Haumont, G C Gauchard, B Leheup, P Lascombes, Ph P Perrin