Cura e rimedi per la scoliosi: come possiamo affrontare questa patologia
La scoliosi si può curare!
Come? Semplice: intervenendo!
La prima regola per iniziare il tuo percorso di cura della scoliosi è non restare fermo (in tutti i sensi) e quindi non aspettare una guarigione spontanea senza fare nulla; al contrario, prima ti affiderai alle cure di un Team specializzato nel trattamento della scoliosi prima riuscirai a:
- stabilizzare la curva
- evitare il peggioramento
- migliorare l’estetica del tuo corpo
- prevenire l’insorgenza di dolore in età adulta
- prevenire il crollo vertebrale e il dorso curvo in età anziana.
Quali sono i nuovi e ultimi rimedi?
Al mondo esistono molti rimedi per curare la scoliosi, alcuni più o meno efficaci di altri.
Nel 2002, però, Sibilla insieme ad altri ricercatori hanno messo a punto la cosiddetta “Teoria dei gradini di Sibilla”.
Questa teoria è stata formulata da Sibilla e i suoi colleghi per facilitare la scelta terapeutica che l’equipe di medici deve effettuare per trattare e curare la scoliosi.
Essa si lega strettamente al concetto di prevenzione: infatti ripercorre, salendo di gradino in gradino, tutte le fasi tipiche dell’approccio preventivo.
In particolare, quando non ci sono segni e sintomi riconducibili a un dismorfismo la scelta terapeutica ricade sulla primissima forma di prevenzione: l’osservazione.
Osservare significa tenere monitorata nel tempo l’evoluzione e la crescita della colonna vertebrale. Questo deve essere fatto in sinergia tra il genitore del bambino, il pediatra e il fisioterapista attraverso screening di valutazione periodici (ogni 6 mesi o ogni anno).
Quando invece vi è diagnosi di scoliosi allora si passa ai gradini successivi:
La Fisioterapia
Ripercorrendo la teoria dei gradini di Sibilla, se sei davanti a una scoliosi lieve, cioè con un’inclinazione laterale inferiore ai 25º Cobb, allora dall’osservazione si passa al gradino degli esercizi di fisioterapia, considerato il gradino della cosiddetta prevenzione primaria.
Quando si parla di esercizi di fisioterapia specifici per scoliosi si fa riferimento alla ginnastica correttiva e alla ginnastica posturale.
L’approccio SEAS: autocorrezione
Ma cosa si intende per ginnastica correttiva?
Gli esercizi di ginnastica correttiva sono anche chiamati esercizi di autocorrezione.
L’Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale ISICO ha messo a punto un protocollo di esercizi specifici per la scoliosi: il protocollo SEAS (cioè Approccio Scientifico con Esercizi alla Scoliosi.
Il protocollo è utilizzato per pazienti con scoliosi minori ed è il primo passo per cercare di evitare il corsetto. Invece, nei pazienti in trattamento con il corsetto ortopedico l’obiettivo è quello di mantenere i risultati raggiunti e di coadiuvare l’azione delle spinte del busto.
Per questi esercizi vi è un elemento molto importante, soprattutto nella prima fase del trattamento: lo specchio quadrettato.
Lo specchio è il miglior feedback visivo che possiamo sfruttare; grazie ad esso è possibile osservare le asimmetrie del corpo presenti, rilevate insieme al fisioterapista esperto durante la prima valutazione, migliorare la percezione di sé e infine correggere la postura.
Sarà molto importante che nelle fasi iniziali del trattamento le correzioni avvengano sotto la supervisione di un fisioterapista esperto nel settore.
La rieducazione posturale col metodo Mézières
La scoliosi è un deformità vertebrale e quindi un problema della postura. I migliori esercizi di fisioterapia sono quindi quelli della riabilitazione posturale (o ginnastica posturale).
Esempio di ginnastica posturale è il Metodo Mézières.
La ginnastica posturale con il Metodo Mézières consiste in esercizi mirati alla correzione della postura facendo allungare i muscoli, e attraverso esercizi di respirazione associati a movimenti degli arti superiori e degli arti inferiori, che vengono posti in specifiche posizioni dal terapista.
Il corsetto ortopedico
La salita dei gradini segue di pari passo con l’aumentare della gravità della scoliosi.
Davanti a scoliosi moderate, con una deviazione laterale superiore ai 30º Cobb, solo gli esercizi di fisioterapia non bastano per una correzione o stabilizzazione efficace della scoliosi stessa; è necessario salire di livello, o gradino, passando così alla prevenzione secondaria: il trattamento ortopedico tramite ortesi.
Le ortesi si dividono in due categorie: il corsetto ortopedico morbido per scoliosi lievi-moderate e il gesso (ad oggi sostituito dal corsetto ortopedico rigido) per scoliosi moderate-severe.
L’intervento chirurgico
L’ultimo gradino, il più alto, della teoria dei gradini di Sibilla corrisponde alla scelta terapeutica più invasiva, ma anche l’ultima a disposizione per correggere la scoliosi nei casi più gravi: l’intervento chirurgico.
Esso viene consigliato solo in determinati casi:
- se è già stata tentata la correzione attraverso il corsetto, ma questo non rallenta l’evoluzione ed il peggioramento della scoliosi
- quando la curva scoliotica è soggetta ad un’evoluzione e peggioramento rapidi
- nel caso in cui vi sia indicazione da parte dello specialista ortopedico al fine di prevenire problemi per la salute del ragazzo
Lo scopo dell’intervento è correggere la curva e bloccarne il suo peggioramento.
L’intervento chirurgico consiste nella correzione della scoliosi attraverso il riallineamento e la stabilizzazione delle vertebre con placche di titanio. Successivamente all’intervento, sarà poi fondamentale svolgere un programma di fisioterapia personalizzato.
Come si arresta il peggioramento?
Il rischio di peggioramento della scoliosi è determinato da tanti fattori, come:
- l’insorgenza della deformità della colonna
- la tempestività della diagnosi
- la gravità dell’inclinazione laterale e della rotazione vertebrale, che definiscono la gravità della scoliosi
- la velocità di crescita del bambino in età evolutiva
- l’attraversamento della fase puberale, in cui vi è il picco del rischio
- il mantenimento di posture scorrette
- lo stile di vita sedentario
Esiste però un fattore che non ho ancora elencato e che si lega strettamente al peggioramento della scoliosi sicuro al 100%: il non-intervento.
Ecco quindi la prima regola e il primo passo per curare la scoliosi: intervenire!
Come abbiamo detto nei paragrafi precedenti, il primo passo da fare in caso di scoliosi è osservare. Ma cosa devo fare dopo? Come agire?
Per rispondere a questa domanda possiamo seguire un iter molto specifico e standardizzato, che permetterà di evitare errori; un iter che potremmo definire come un protocollo di gestione della scoliosi, composto in ordine da:
- Osservazione della schiena, effettuata da parte dei genitori o del pediatra di riferimento
- Screening di valutazione, con un fisioterapista esperto per rilevare i segni tipici di un dismorfismo scoliotico
- Visita specialistica ortopedica, per approfondire la valutazione preliminare
- Indagine strumentale con teleradiografia (solo se necessaria, a scelta dell’ortopedico), per verificare la presenza della scoliosi sospettata e fare diagnosi
- Scelta terapeutica e protocollo di trattamento, per intervenire in modo efficace e tempestivo
A chi rivolgersi per curare la scoliosi?
Come abbiamo visto, la scoliosi non è solo un semplice disallineamento, ma è una vera e propria patologia che determina alterazioni scheletriche e muscolari, strettamente legate alla crescita, alla variazione di peso, alla maturazione ossea, e a tanti altri fattori che potrebbero incidere sull’eventuale peggioramento.
E’ quindi importante rivolgersi ed affidarsi a professionisti dell’area medica specializzati in patologie della colonna vertebrale e postura, oltre che ad altre figure mediche necessarie per intervenire sui fattori di rischio.
Chi sono i professionisti specializzati?
A chi rivolgersi per curare una scoliosi adulta?
I professionisti specializzati a cui rivolgersi per curare la scoliosi in fase adulta sono:
- Fisioterapista esperto in riabilitazione posturale;
- Medico Ortopedico della colonna vertebrale;
- Medico Fisiatra: se in età avanzata (o anziana) vi è necessità di una valutazione dell’equilibrio, della coordinazione e del rischio di caduta;
- Chirurgo Ortopedico: in caso di necessità per intervento chirurgico;
- Neurochirurgo: in caso di manifestazioni sintomatiche legate all’apparato nervoso periferico come formicolio agli arti, scosse o ridotta sensibilità;
- Psicologo: quando la gravità della scoliosi inficia negativamente sulle relazioni interpersonali e limita le attività di vita quotidiana.
A chi rivolgersi per curare una scoliosi nell'adolescente?
I professionisti specializzati a cui rivolgersi per curare la scoliosi adolescenziale sono:
- Fisioterapista dell’età evolutiva esperto in riabilitazione posturale;
- Medico Ortopedico della colonna vertebrale;
- Medico di Medicina Generale (o medico di base): con il quale tenere monitorata la crescita e la maturazione ossea
- Tecnico ortopedico: qualora fosse necessario confezionare un corsetto ortopedico o i plantari per la correzione dell’appoggio plantare;
- Psicologo: quando la presenza della scoliosi o del corsetto determina un’alterazione dell’aspetto estetico causando difficoltà di relazione con i coetanei per paura del giudizio;
- Nutrizionista: quando è necessario inserire un piano alimentare specifico per controllare o ridurre il peso, fattore che può incidere sul peggioramento della scoliosi.
A chi rivolgersi per curare un bambino con scoliosi idiopatica?
I professionisti specializzati a cui rivolgersi per curare la scoliosi nel bambino sono:
- Fisioterapista dell’età evolutiva esperto in riabilitazione posturale;
- Medico Ortopedico della colonna vertebrale;
- Pediatra: con il quale tenere monitorata la crescita e la maturazione ossea
- Tecnico ortopedico: qualora fosse necessario confezionare un corsetto ortopedico o i plantari per la correzione dell’appoggio plantare;
- Psicologo: quando la presenza della scoliosi o del corsetto determina un’alterazione dell’aspetto estetico causando difficoltà di relazione con i coetanei per paura del giudizio;
- Nutrizionista: quando è necessario inserire un piano alimentare specifico per controllare o ridurre il peso, fattore che può incidere sul peggioramento della scoliosi.
- Psicomotricista: qualora siano presenti difficoltà di movimento, percezione dello spazio, coordinazione e difficoltà di concentrazione.
A chi rivolgersi per curare una scoliosi leggera?
Davanti a una scoliosi lieve, cioè con un’inclinazione laterale inferiore ai 25º Cobb, è necessario rivolgersi a due figure principali:
- Medico Ortopedico della colonna vertebrale, per delineare la diagnosi di scoliosi;
- Fisioterapista dell’età evolutiva esperto in riabilitazione posturale, per iniziare il prima possibile gli esercizi specifici di fisioterapia.
Ti consiglio, però, di rivolgerti ad un fisioterapista esperto di scoliosi anche quando non sono presenti segni e sintomi riconducibili a un dismorfismo: è comunque necessario monitorare nel tempo la crescita del bambino attraverso screening di valutazione periodici (ogni 6 mesi o ogni anno).
A chi rivolgersi per curare una scoliosi lombare?
La scoliosi lombare è definita così proprio perché la deformità scoliotica è localizzata nel tratto lombare della colonna vertebrale, la parte più bassa della schiena, interessando quindi le vertebre da L1 a L5.
I professionisti specializzati a cui rivolgersi per curare la scoliosi lombare, o dorso lombare, sono:
- Fisioterapista dell’età evolutiva esperto in riabilitazione posturale;
- Medico Ortopedico della colonna vertebrale;
- Tecnico ortopedico: qualora fosse necessario confezionare un corsetto ortopedico con spinte a livello lombare che correggono la curva scoliotica
A chi rivolgersi per curare una scoliosi dorsale?
La scoliosi dorsale, anch’essa come quella lombare denominata in base alla classificazione topografica, indica che il sito anatomico colpito è il tratto dorsale o toracico, ovvero quello presente a metà della schiena. Infatti interessa le vertebre da T1 a T12.
I professionisti specializzati a cui rivolgersi per curare la scoliosi lombare sono:
- Fisioterapista dell’età evolutiva esperto in riabilitazione posturale;
- Medico Ortopedico della colonna vertebrale;
- Tecnico ortopedico: qualora fosse necessario confezionare un corsetto ortopedico con spinte a livello dorsale che correggono la curva scoliotica
Esistono dei rimedi naturali per la scoliosi?
La scoliosi si può curare naturalmente?
Per rispondere a questa domanda, bisogna prima definire e chiarire cosa significa rimedi naturali. Infatti, se per rimedi naturali si intendono le strategie di trattamento conservative, allora è possibile considerare come rimedi naturali:
- la fisioterapia, grazie ai suoi esercizi specifici per la scoliosi
- il corsetto ortopedico
Al contrario, non è possibile considerare come rimedio naturale l’intervento chirurgico, perchè è una strategia di trattamento invasivo e più aggressivo, scelto solamente nei casi di scoliosi gravi.
Quali sono i rimedi per il mal di schiena da scoliosi?
Uno dei sintomi più presenti e invalidanti in chi presenta scoliosi gravi, è senza dubbio il dolore alla schiena. Grazie ad alcuni studi scientifici si è visto che il mal di schiena in soggetti con scoliosi è maggiore rispetto alla popolazione generale senza scoliosi per:
- incidenza: i soggetti con scoliosi con dolore alla schiena sono di più dei soggetti sani
- intensità: i soggetti con scoliosi presentano un dolore più forte
- durata: nei soggetti con scoliosi il dolore perdura più a lungo, diventando cronico
- diffusione: nei soggetti con scoliosi il dolore non è localizzato solo alla schiena, ma spesso si irradia all’addome o agli arti inferiori e superiori, provocando difficoltà nel cammino e nel mantenimento della posizione eretta o seduta.
Per curare il mal di schiena da scoliosi è sicuramente necessario affidarsi a professionisti della colonna vertebrale: il medico ortopedico (o fisiatra) e il fisioterapista esperto in riabilitazione posturale.
Si guarisce anche da soli dalla scoliosi?
No! Non si può guarire da soli dalla scoliosi.
Solo le scoliosi comparse nel primo anno di vita possono avere la chance di una regressione spontanea.
Tutte le altre tipologie di scoliosi tendono a peggiorare di circa 1° Cobb all’anno, se non vengono identificate e trattate tempestivamente, con ritmi che aumentano durante il periodo della pubertà.
Solo grazie a un trattamento specifico e tempestivo, è possibile stabilizzare la curva ed evitare che peggiori, accompagnando il bambino nell’età puberale e adolescenziale, fino al raggiungimento della maturità ossea (che per i maschi corrisponde ai 20-21 anni e per le femmine ai 19-20).
A questo punto, una volta raggiunta la maturità scheletrica, la scoliosi si struttura e si stabilizza.
E’ importante sapere che i casi più gravi, se trascurati e non trattati in età adulta possono continuare a peggiorare, portando rigidità, dolore e nel peggiore dei casi cedimenti vertebrali con conseguente coinvolgimento del midollo spinale.
Conclusioni sulle cure e rimedi per la scoliosi
La scoliosi è una vera e propria patologia della colonna vertebrale, dalla quale però non si guarisce da soli. Al contrario, è fondamentale seguire tutti i passaggi necessari per capire come curare la scoliosi e non farla peggiorare: dall’osservazione all’intervento terapeutico più idoneo, passando attraverso una valutazione specifica e dettagliata.
A Fisio Salute i nostri specialisti sapranno darti maggiori informazioni e indirizzarti verso la strategia migliore di trattamento attraverso il nostro Screening di Valutazione della scoliosi.
Bibliografia
- GSS - Gruppo di Studio della Scoliosi e della Colonna Vertebrale: Linee Guida SOSORT
- GSS - Gruppo di Studio della Scoliosi e della Colonna Vertebrale: Linee Guida SIMFER
- Adolescent and Idiopathic Scoliosis. Menger RP, Sin AH. 2020 Aug 21.
- Management of Spinal Deformities and Evidence of Treatment Effectiveness. Bettany-Saltikov J, Turnbull D, Ng SY, Webb R. Open Orthop J. 2017 Dec 29;11:1521-1547.
- Trent'anni di scoliosi. Lezione" non" magistrale. Sibilla P et al. Rachide & Riabilitazione 2002. Vol 1. GSS, Milan, Italy.