Cos’è il defibrillatore semiautomatico (DAE)?
Il defibrillatore semiautomatico esterno (abbreviato con l’acronimo DAE) è un dispositivo medico che consente di erogare una scarica elettrica per cercare di “far ripartire” il cuore durante un arresto cardiaco.
Sono sicuro che tu abbia visto in molti posti delle postazioni attrezzate con un DAE (ad esempio nelle piazze, nei centri commerciali, in molte aziende… e anche in Fisio Salute!).
Hai mai pensato all’importanza di avere molti defibrillatori sul territorio? E all’importanza di avere più persone possibile formate per poterli utilizzare, in caso di bisogno?
In questo articolo ti parlerò di questi due temi in particolari.
Arresto cardiaco: quando usare il DAE?
Se capita di imbattersi in una persona che ha perso i sensi (quindi che non risponde alle chiamate, e nemmeno al tocco o a un pizzicotto) e che non respira, si è di fronte ad un caso di arresto cardiocircolatorio.
Di solito questo avviene in seguito ad un infarto del miocardio, cioè del cuore; quest’ultimo si ferma e smette di pompare sangue verso i tessuti del corpo.
Nel giro di pochi minuti senza perfusione sanguigna, gli organi interni subiscono danni sempre più gravi con il passare del tempo, fino alla morte che avviene solitamente dopo 10 - 15 minuti di asistolia (cioè di assenza dei battiti).
Le morti improvvise in Italia
Si stima che in Italia ogni anno circa 60 mila persone perdano la vita a seguito di un infarto; questo numero rappresenta il 10% circa della totalità dei decessi.
Si capisce in fretta quale sia la portata di queste patologie in termini di vite umane interrotte.
La maggior parte degli infarti si verifica a seguito di due anomalie cardiache:
- le tachicardie ventricolari
- le fibrillazioni ventricolari
Entrambe queste condizioni portano il paziente a perdere conoscenza e ad andare in arresto cardiocircolatorio.
Il DAE può salvare una vita?
La letteratura scientifica internazionale ha ampiamente studiato quale sia il miglior protocollo di intervento in questi casi; i dati emersi sono incoraggianti.
Infatti, se è vero che per ogni minuto trascorso dall’evento avverso le possibilità di salvare la persona scendono del 7-10%, è altresì vero che è stato dimostrato come si possa avere un 50-70% di possibilità di un buon esito se vengono eseguite precocemente le manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP) e la defibrillazione tramite DAE, quando indicato.
La rianimazione cardiopolmonare
Il primo punto è fondamentale: la RCP (cioè il massaggio cardiaco, abbinato in alcuni casi alla ventilazione del paziente) permette al cuore di “essere spremuto ritmicamente” dal massaggio, e quindi garantisce il fatto che il sangue possa circolare nel corpo nonostante il cuore non stia funzionando.
La defibrillazione precoce
Non appena è disponibile un DAE sulla scena del malore, il soccorritore (o i soccorritori) deve posizionare le due piastre adesive sul torace della persona incosciente.
A questo punto, il DAE analizza il ritmo cardiaco e dice in maniera chiara se è indicato o meno procedere alla scarica elettrica per far ripartire il cuore.
Purtroppo, infatti, non sempre la scarica è indicata, e in alcuni casi bisogna solo andare avanti con le manovre di RCP.
Se la scarica è indicata, il soccorritore si deve accertare che nessuno (nemmeno lui) stia toccando la persona soccorsa, nel momento in cui preme il pulsante sul defibrillatore per erogare la scarica.
Chi può utilizzare un DAE?
Il defibrillatore semiautomatico esterno può essere utilizzato anche da personale non sanitario (quindi anche dai cosiddetti laici), purché in possesso di un certificato di superamento di un corso di formazione detto BLS-D (Basic Life Support and Defibrillation).
Va da sé che più persone sul territorio sono formate all’utilizzo dei defibrillatori, e più defibrillatori ci sono nei nostri Comuni, e maggiore sarà la possibilità di fronteggiare tempestivamente una situazione di emergenza.
Il mio invito, quindi, è quello di investire qualche ora del proprio tempo per frequentare il corso di BLS-D. Il corso dura circa 5 ore e ha validità biennale, al termine della quale sarà sufficiente fare il cosiddetto “riaccredito” (un paio d’ore) per rinnovare la certificazione, valida su tutto il territorio nazionale, per altri due anni.
Presso Fisio Salute trovi un DAE e personale autorizzato ad usarlo
In Fisio Salute, tutti i dipendenti sono formati per l’utilizzo del DAE in nostro possesso; questo per noi rappresenta un motivo di orgoglio, in quanto garantiamo la massima sicurezza in caso di malore di una persona che si trova nel nostro poliambulatorio o nelle immediate vicinanze.
A tal proposito, tengo molto a ringraziare i formatori della Croce Rossa Italiana - Comitato di Lipomo, per averci formato in maniera davvero professionale circa l’utilizzo del DAE e la gestione delle emergenze.
Conclusioni
In questo articolo hai potuto approfondire concetti basilari su cosa sia un DAE (o defibrillatore semiautomatico esterno) e su quali siano i suoi campi di utilizzo.
In caso di arresto cardiocircolatorio, le manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP) unite ad una defibrillazione precoce (entro pochi minuti dall’evento) sono predittive di una maggiore probabilità di salvare la vita della persona colpita da malore.
L’importanza di avere sul territorio il più alto numero di defibrillatori e di persone formate per utilizzarli è enorme.
Per questo motivo, in Fisio Salute siamo orgogliosi di avere investito per l’acquisto di un DAE da tenere in struttura, e per la formazione di tutti i dipendenti.
Bibliografia
Samson RA, Berg MD, Berg RA.
Curr Opin Anaesthesiol. 2006 Apr;19(2):146-56. doi: 10.1097/01.aco.0000192799.87548.d3.
PMID: 16552221 Review.
Huang Y, He Q, Yang LJ, Liu GJ, Jones A.
Cochrane Database Syst Rev. 2014 Sep 12;2014(9):CD009803. doi: 10.1002/14651858.CD009803.pub2.
PMID: 25212112 Free PMC article. Review.
Finn J.
Collegian. 1996 Jul;3(3):31-4. doi: 10.1016/s1322-7696(08)60178-x.
PMID: 9265496 Review.
Bradley SM.
Minerva Cardioangiol. 2011 Jun;59(3):239-53.
PMID: 21516073 Review.