Cos’è una scoliosi grave? Come è necessario affrontarla

Conosci le scoliosi, ma non sai quando possono essere definite scoliosi gravi? In questo articolo voglio spiegarti in che modo questo problema può essere definito "grave" e quali indicazioni e quali strategie possiamo adottare per migliorare questa situazione,

January 14, 2022
Fisioterapia
Irene Saccani

Scoliosi grave: di cosa si tratta

La scoliosi è una patologia della colonna vertebrale che comporta una complessa deformità strutturale. 
Il problema principale alla base di questa patologia è che le vertebre tendono a svilupparsi in modo anomalo durante la crescita, provocando una rotazione e una deviazione laterale della colonna sul piano frontale, fino a interrompersi alla maturità ossea.

Le curve scoliotiche possono coinvolgere la parte lombare, dorsale o cervicale o avere doppia curva e coinvolgere più sezioni della colonna.

Il 20% delle scoliosi sono causate da patologie congenite, mentre l’80% vengono definite “idiopatica”, ovvero causa ancora sconosciuta.

Scoliosi a doppia curva che coinvolge la parte dorsale e lombare della colonna vertebrale.

Questa patologia può comparire durante le varie fasi dello sviluppo: in età infantile, durante la pubertà o in adolescenza. In base a questo vengono classificate in modo diverso e solitamente, più precoce è la comparsa, maggiore può essere la gravità dell’evoluzione.

Ecco perché risulta importante accorgersene tempestivamente e intervenire il prima possibile.

Come me ne posso accorgere di avere una scoliosi grave?

Purtroppo la scoliosi, all’inizio dell’evoluzione, è una patologia silente

In seguito invece, con il passare dei mesi e degli anni può comparire dolore alla schiena o al collo, formicolii alle gambe o alle braccia, difficoltà di equilibrio, poca coordinazione nel cammino e, nei casi più gravi, difficoltà respiratorie.

Gli elementi che possono essere notati fin da subito invece sono:

  • Asimmetria spalle (una spalla più alta dell’altra)
  • Diversità tra le scapole (una scapola più alta o più sporgente rispetto all’altra)
  • Differenza tra un fianco e l’altro (uno più dritto e uno più scavato)
  • Rotazione schiena (con delle costole che sporgono più da un lato che dall’altro)
In una scoliosi si può notare asimmetria delle spalle, diversità tra le scapole, differenza tra un fianco e l’altro, rotazione della schiena.

Se vi sembra inoltre che il cammino sia anomalo, che le spalle siano curve, o che il bambino/ragazzo faccia fatica a stare seduto e che stia “sempre storto”, vi consigliamo di prenotare il prima possibile uno screening fisioterapico. Questo permetterà di valutare fin da subito se è necessaria una visita specialistica o meno.

Nelle scoliosi gravi la cosa evidente fin da piccoli è la presenza del gibbo.

Il gibbo è una sporgenza a livello della schiena, evidenziabile facendo piegare in avanti il tronco del paziente. E’ una conseguenza della rotazione delle vertebre e più è evidente, maggiore la gravità della scoliosi. Questo test si chiama Test di Adams e se il gibbo è maggiore di 5°, necessita di approfondimento con una visita specialistica ortopedica.

L’entità del gibbo può essere misurata tramite il Test di Adams. Nel caso in cui superi i 5°, è raccomandata la visita specialistica.

Quando una scoliosi è grave?

La gravità della scoliosi viene classificata in base ai gradi Cobb, misura che viene evidenziata dalla radiografia.

L’angolo di Cobb è l’angolo calcolato tracciando le rette perpendicolari alle vertebre più inclinate. E’ una misura che viene presa dall’ortopedico o dal fisiatra di riferimento e ci indica quanto è grave l’evoluzione della scoliosi. L’angolo di Cobb è infatti uno dei fattori decisivi nella gestione della scoliosi ed è direttamente correlato a tutte le decisioni terapeutiche.

Le curve scoliotiche possono essere classificate in base all’angolo di Cobb in: 

  • Inferiore ai 10°: scoliosi molto lieve. Secondo alcuni la diagnosi di scoliosi non andrebbe formulata o può trattarsi di atteggiamento scoliotico
  • Tra i 10° e i 30°: scoliosi lieve.
  • Superiore ai 30°: Scoliosi modesta. il rischio di progressione nell'età adulta aumenta, così come il rischio di problemi di salute e di una riduzione della qualità di vita.
  • Superiore ai 50°: scoliosi grave. E’ quasi certo che la scoliosi progredirà in età adulta e determinerà problemi di salute e una riduzione della qualità di vita.

Sulla base di queste soglie vengono prese decisioni importanti, come la soglia generalmente riconosciuta per l'intervento chirurgico (45-50°) e gli obiettivi del trattamento fisioterapico.

Radiografia scoliosi grave con Angolo di Cobb di 68°

Come si presenta una scoliosi grave?

Purtroppo le forme gravissime sono quelli che risultano evidenti fin da bambino (anche in età compresa tra 0-3 anni).

Ma anche una scoliosi meno grave durante l’età infantile, se non trattata e trascurata negli anni, può evolvere e risultare grave in età adulta.

Gli elementi con cui si presenta una scoliosi grave sono:

  • Gibbo importante
  • Evidente asimmetria dei fianchi
  • Bacino più alto da un lato 
  • Spalla più alta di un’altra
  • Deviazione laterale della colonna o della testa
  • Rotazione del tronco
  • Dolore nel mantenimento della posizione seduta o eretta o durante i movimenti
Forme gravi di scoliosi portano a evidenti gibbi e asimmetrie dei fianchi, deviazioni laterali della colonna e un impatto estetico importante

Quanto e come può peggiorare una scoliosi grave?

Le scoliosi più gravi sono quelle che compaiono in età infantile, perché hanno davanti più anni di crescita ossea e di conseguenza più tempo e margine di peggioramento. 

La scoliosi infatti, se non trattata, peggiora di 1° Cobb all’anno, con ritmi che aumentano durante il periodo della pubertà.

In questa fascia d’età infatti si presenta il “picco puberale” ovvero quel momento in cui il ragazzo cresce molto in altezza e compaiono i segni dello sviluppo (la comparsa dei peli nel maschio e del seno e delle mestruazioni nelle femmine). Questo è il periodo di maggior crescita e in cui la scoliosi può peggiorare maggiormente.

Poi l’evoluzione prosegue fino alla maturità ossea completa, che per i maschi corrisponde ai 20-21 anni e per le femmine ai 19-20.
A questo punto, una volta raggiunta la maturità scheletrica, la scoliosi si struttura e si stabilizza.

E’ importante sapere che i casi più gravi, se trascurati e non trattati in età adulta possono continuare a peggiorare, portando rigidità, dolore e nel peggiore dei casi cedimenti vertebrali con conseguente coinvolgimento del midollo spinale.

Quando la scoliosi comporta “invalidità civile”?

La scoliosi quando è grave può costituire una condizione che limita grandemente la tua capacità di attendere alle ordinarie occupazioni, e in questo caso possono esserci le condizioni per poter richiedere l’invalidità.

Invalidità: Le tabelle ministeriali dell'articolo 21 della legge 104, che collegano la gravità di una patologia ad una correlata percentuale di invalidità, identificano l’incidenza delle infermità sulla capacità lavorativa, prevedendo sia infermità a cui viene assegnata una percentuale “fissa”, sia infermità per cui viene riportata una percentuale di invalidità minima o massima, sulla base dei criteri di evidenza clinica.

Importante rivolgersi al proprio medico per sapere se si ha diritto.

Quali sono le conseguenze delle scoliosi gravi?

Le conseguenza delle scoliosi più gravi (>50° Cobb) sono:

  • Compromissione estetica importante
  • Dolore severo
  • Difficoltà di movimento 
  • Difficoltà di equilibrio importanti
  • Possibile formicolio a braccia e gambe
  • Artrosi
  • Degenerazione discale
  • Stenosi del canale vertebrale
  • Difficoltà respiratorie e cardiache
  • Difficoltà digestive
  • Riduzione della qualità della vita
  • Impatto psicologico importante

Per saperne di più riguardo le conseguenze della scoliosi nelle varie fasce d’età ti consigliamo di leggere questo articolo.

Il dolore nelle scoliosi gravi

Uno dei sintomi più presenti e invalidanti in chi presenta scoliosi gravi, è senza dubbio il dolore

Solitamente i pazienti soffrono di dolore nella zona lombare, dorsale o cervicale, ma può irradiarsi anche all’addome, agli arti superiori o inferiori, provocando difficoltà nel cammino e nel mantenimento della posizione eretta o seduta.

Può aumentare di intensità nelle fasi dell'adolescenza in cui c’è maggior crescita in altezza, o nelle donne durante il momento della gravidanza, quando la colonna deve sopportare il peso della pancia durante i 9 mesi.

L’altro momento delicato è la fase adulta, quando durante le giornate lavorative il paziente si trova a star seduto tante ore al computer o in piedi fermo per tanto tempo.

Nelle donne anche il momento della menopausa è una fase critica, in cui la fragilità ossea aumenta e con forme di scoliosi grave si può andare incontro a cedimenti vertebrali.

Quali sono le conseguenze e i rischi della scoliosi grave sul resto del corpo? 

Quando la scoliosi è grave, la curva è tale da andare a comprimere i visceri e non permetterne una buona funzionalità.

La deformità della colonna infatti, può provocare:

  • Difficoltà respiratorie
  • Difficoltà digestive
  • Stipsi
  • Problemi circolatori

Nei casi di scoliosi gravissima si può arrivare anche a compromissioni dell’attività cardiaca e severe compromissioni della capacità toracica.

La scoliosi grave influenza la mobilità della gabbia toracica e l’attività del diaframma riducendo di molto la capacità respiratoria e talvolta compromettendo l’attività cardiaca.

Quali sono i rimedi e le possibili cure per una scoliosi grave?

I rimedi e le possibili cure per la scoliosi grave vengono stabiliti dallo specialista di riferimento in base ai gradi Cobb e a una valutazione accurata in sede di visita.

In ogni caso gli unici possibili rimedi in caso di scoliosi grave sono:

Scoliosi grave: l’intervento chirurgico

Nelle scoliosi gravi con una deviazione laterale superiore ai 45-50˚ Cobb, l’intervento chirurgico è la strategia di trattamento migliore

Quando il corsetto non riesce a rallentare l’evoluzione della scoliosi o quando le curve si aggravano in modo rapido, l’ortopedico consiglia l’intervento chirurgico, con lo scopo di correggere la curva e bloccarne la progressione.

Le linee guida della Scoliosis Research Society indicano che i 45-50° Cobb sono il limite oltre il quale si consiglia la correzione chirurgica. 

L’intervento ha l’obiettivo di evitare i problemi di natura posturale, estetica, cardiorespiratoria ed il dolore che si manifesterebbero se la scoliosi continuasse a peggiorare.

Prima dell’intervento chirurgico il paziente effettua una preparazione pre-operatoria con esami di laboratorio, radiografie di correzione della curva (bendings, RX in trazione), test di funzionalità respiratoria, studio TAC delle vertebre da operare, RMN della colonna in toto e valutazione anestesiologica.

L’intervento chirurgico consiste nella correzione della curva scoliotica e nella fissazione del tratto di colonna che viene operato tramite degli ancoraggi a livello delle vertebre che si agganciano a barre in titanio e permettono di correggere la curva. 

Scoliosi grave: il busto ortopedico

Prima di ricorrere all’intervento chirurgico, l’ortopedico o il fisiatra di riferimento potrebbe decidere di prescrivere l’utilizzo di un busto ortopedico

Lo scopo del busto è quello di correggere la curvatura laterale e la rotazione mantenendo la colonna durante il periodo della crescita nella posizione corretta. Generalmente viene indossato per circa 18-22 ore al giorno con l’obiettivo di rallentare il peggioramento della curva.

Ne esistono di diverse tipologie, in base alle spinte necessarie e alla localizzazione delle curve. Per saperne di più, ti consigliamo di approfondire l'argomento busto per la scoliosi.

Scoliosi grave: la fisioterapia

La fisioterapia e l’esercizio terapeutico risultano molto efficaci sulle scoliosi più gravi, soprattutto se in associazione all’intervento o all’utilizzo del corsetto. 

In questi casi vengono consigliati esercizi specifici per la riduzione del dolore e il mantenimento della migliore postura possibile.

La fisioterapia per la scoliosi grave infatti, favorisce la funzionalità più fisiologica possibile della colonna vertebrale, grazie a esercizi di rinforzo, allungamento muscolare, di equilibrio e propriocezione, esercizi respiratori e mantenimento di posture corrette.

Esercizi respiratori e di allungamento muscolare.

Esiste inoltre una vasta gamma di tecniche alternative (o complementari), sulla cui efficacia o meno sono presenti vari studi scientifici con esiti spesso contraddittori, come ad esempio l’osteopatia e la chiropratica.

Non è ancora chiara l’efficacia di queste metodiche nel trattamento della scoliosi e ad oggi l’esercizio terapeutico e la fisioterapia rimangono le tecniche di trattamento con più evidenze scientifiche.

Sport e esercizi: quali sono consigliati e cosa evitare

In generale lo sport viene sempre consigliato in caso di scoliosi, in associazione alla fisioterapia.

Negli ultimi anni si è fatta molta confusione rispetto a sport che venivano caldamente consigliati, o altri che sono stati per tempo demonizzati. Quello che gli ultimi studi scientifici dicono in realtà, è che non esistono sport che in assoluto sono indicati in caso di scoliosi, così come non ce ne sono di tassativamente controindicato.

Per saperne di più riguardo la scelta dello sport in caso di scoliosi abbiamo scritto un articolo dedicato.

Quello che si consiglia è sicuramente uno stile di vita che non sia sedentario, soprattutto in fase di crescita, e che venga associato a esercizi di ginnastica correttiva per scoliosi.

Il corsetto inoltre può essere indossato anche durante l’attività sportiva e la ginnastica posturale per la scoliosi grave è sicuramente consigliata in questi casi. 

Conclusioni sulle scoliosi gravi

La scoliosi è una patologia scheletrica della colonna vertebrale.

È molto importante eseguire controlli specialistici periodici per monitorare la crescita del bambino, intercettare la scoliosi e determinare la deformità in modo preciso attraverso le diverse classificazioni, grazie alla collaborazione dell’Ortopedico e del Fisioterapista.

Solo in questo modo, la scoliosi può essere trattata e curata, con risultati efficaci per una vita quotidiana funzionale e senza dolore.

A Fisio Salute i nostri specialisti sapranno darti maggiori informazioni e indirizzarti verso la strategia migliore di trattamento attraverso il nostro Screening di Valutazione della scoliosi.

Bibliografia

Irene Saccani

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