Cos’è il bruciore alla schiena
Nella pratica clinica mi capita in alcuni casi di sentirmi dire “non sento dolore, sento proprio bruciare alcuni punti della schiena!”.
Quando si parla di mal di schiena non esiste solo il dolore: il bruciore è un sintomo molto particolare che deve essere approfondito, anche se molto meno comune del dolore lombare e cervicale.
Il bruciore alla schiena è una condizione invalidante che si manifesta in maniera costante anche a riposo.
Nella maggior parte dei casi questa sensazione si presenta come calore percepito alla schiena bassa (bruciore lombare), tra le scapole e schiena alta, e quindi al centro della schiena (bruciore dorsale). Meno frequentemente questa condizione colpisce il tratto del collo (cervicale).
Risulta essere una condizione molto fastidiosa, la cui durata e quindi prognosi varia da soggetto a soggetto in base alle cause che hanno portato la manifestazione di questo sintomo: in questi casi il mio consiglio è quello di rivolgersi al proprio medico di base o specialista per poter inquadrare al meglio la situazione.
“Bruciore alla schiena” VS “mal di schiena”: ci sono differenze?
La risposta è sì, ci sono delle differenze!
Innanzitutto, come puoi intuire, è il sintomo percepito: in particolare nella maggior parte dei casi il bruciore può essere isolato dal dolore.
Inoltre le cause tra le due condizioni sono differenti.
Il comune mal di schiena come ad esempio episodi di schiena bloccata, dolore alla schiena bassa o lombo sacrale sono principalmente associati a traumi o importanti sollecitazioni e movimenti improvvisi: la causa quindi risiede in problematiche “meccaniche” o a malattie tipiche della colonna vertebrale, come ad esempio l’artrosi.
Nel caso di bruciore invece, la causa non è di questo tipo: ciò comporta un’analisi molto più attenta e accurata.
Le cause
Come ti ho accennato nel paragrafo precedente, le cause che portano al bruciore alla schiena sono diverse e complesse, e in alcuni casi tendono anche a sovrapporsi.
I motivi dell’insorgenza di questi sintomi sono principalmente legati a:
- stato di infiammazione diffuso alla schiena: sollecitazioni costanti per schiene rigide e deboli possono provocare uno stato di sofferenza generale e infiammazione dei nervi della schiena. In questi casi infatti non ci sono dei punti precisi di cedimento, ma una condizione di stress diffusa che provoca quindi bruciore
- debolezza della muscolatura della schiena e scarsa mobilità: la presenza di questi due fattori può provocare un eccessivo lavoro muscolare per qualsiasi sforzo con conseguente contrattura e infiammazione, spesso associata a dolore alle vertebre dorsali e al centro della schiena, tipico nei soggetti molto esili e magri
- condizioni patologiche non riguardanti la colonna: l’intestino infiammato ad esempio può provocare bruciore con associato mal di schiena lombare e gonfiore alla pancia, stessa cosa per i reni; problematiche ai polmoni o all’esofago possono causare invece bruciore al petto e dietro lo sterno.
Infine possono essere individuate altre cause più complesse come malattie sistemiche, neuropatie, o condizioni come herpes zoster.
Il tumore alla colonna vertebrale può provocare in alcuni casi bruciore alla schiena insieme ad altri sintomi come perdita di peso improvvisa, dolore costante anche durante la notte, debolezza generale e alterazione della sensibilità.
Bruciore al petto e attacco di cuore
Spesso quando si percepisce la sensazione di bruciore al petto si pensa subito a un attacco di cuore, e ci si spaventa immediatamente… ma c’è da fare chiarezza!
Il sintomo tipico dell’infarto, ossia l’angina pectoris, si manifesta con dolore a morsa retrosternale improvviso, associato a un senso di costrizione al petto e mancanza di fiato con dolore che può irradiarsi al braccio (in molti casi al lato sinistro, ma anche destro) o mandibola. Oltre a tutto ciò può presentarsi anche bruciore al petto e schiena.
Come puoi vedere dunque, il bruciore non è il sintomo “principe” dell’attacco di cuore. Se però associato a tutti gli altri, fondamentale è recarsi al pronto soccorso.
I sintomi
Ovviamente il sintomo cardine è il bruciore, prevalentemente muscolare, a livello delle fasce laterali della colonna vertebrale del tratto lombare, dorsale e cervicale.
Questa sensazione di calore diffuso alla schiena si presenta anche a riposo, quindi costante e non è connesso a specifici movimenti (a differenza del tipico mal di schiena), anche se qualche gesto specifico può aumentare la sensazione di bruciore e generare fitte.
Altri sintomi che possono presentarsi sono:
- rossore della superficie della cute, con percezione di calore che aumenta al tatto
- alterazione della sensibilità e presenza di formicolio diffuso sulla schiena
- bruciore e mal di schiena anche a letto
- gonfiore alla pancia, con associato dolore alle gambe e alla schiena bassa (specialmente se la causa è viscerale)
I rimedi
Come avrai capito il bruciore alla schiena è una condizione molto particolare, e la durata può variare in base a diversi fattori: in primis alla causa, e poi in base alla presenza o meno di dolore associato o mal di schiena cronico.
Fondamentale quindi in caso di bruciore alla schiena è di affidarsi a professionisti competenti per un’approfondita valutazione e per eventuali rimandi a specialisti.
Nei prossimi paragrafi ti parlerò di alcuni rimedi nei casi di bruciore alla schiena non causati da problematiche complesse o viscerali.
Farmaci
Siccome la natura del bruciore alla schiena è di tipo infiammatoria, di rilevante importanza nell’ambito della cura farmacologica sono gli antinfiammatori non stereoidei (FANS) come l’ibuprofene o il diclofenac.
Altri farmaci comunemente usati sono analgesici o, nei casi in cui il sintomo compare per contratture muscolari, miorilassanti.
Nei casi in cui il bruciore alla schiena è causata da condizioni patologiche più complesse o viscerali l’approccio farmacologico è di primaria importanza, sotto la guida di medici specialisti.
Fisioterapia
La fisioterapia occupa il primo posto tra i rimedi per il bruciore alla schiena.
Ti spiego il perchè: come hai letto nei paragrafi precedenti, spesso il motivo per cui si viene a generare questa infiammazione diffusa alla schiena è il sovraccarico eccessivo mantenuto nel tempo non supportato da muscolatura adeguata.
La fisioterapia quindi agisce direttamente sul sintomo nelle fasi iniziali, andando ad alleviare la sensazione di calore percepita, per poi “rieducare” la colonna e la muscolatura a sopportare tutti gli stress a cui è sottoposta durante la giornata… per evitare recidive e permetterti una vita più serena!
Ti parlo quindi ora delle strategie che il fisioterapista ha tra le sue mani per intervenire.
Terapie strumentali e manuali
In fase acuta, quando il bruciore è intenso, le terapie fisiche strumentali come la TECARterapia, laserterapia o ultrasuonoterapia, possono essere di grande aiuto per iniziare a ridurre il sintomo.
Queste terapie grazie alle diverse modalità di utilizzo e se associate a tecniche di trattamenti manuali, hanno un forte effetto antinfiammatorio sulle strutture coinvolte, portando grandi benefici.
Stretching
Lo stretching nei casi di bruciore alla schiena risulta indicato per diminuire lo stato di tensione e stress muscolare accumulato a causa del sovraccarico.
La muscolatura contratta può beneficiare molto dello stretching, sia che l’allungamento sia passivo (ossia fatto manualmente dal fisioterapista), sia attivo e quindi fatto direttamente dal paziente, anche a casa!
Esercizi di rinforzo
Il rinforzo della muscolatura della schiena è la parte fondamentale e risolutiva del problema.
Eh si, non bastano farmaci, massaggi o terapie per eliminare definitivamente questa condizione: senza il rinforzo il rischio di una recidiva è dietro l’angolo!
La chiave quindi è stimolare la muscolatura posteriore della colonna con esercizi mirati e specifici in base agli sforzi a cui è sottoposta durante la giornata.
In base alla singola casistica, al grado di bruciore e presenza di dolore, l’approccio all’esercizio può essere effettuato tramite due diverse strategie:
- in piscina riabilitativa (idrokinesiterapia): sfruttando l’effetto antigravitario offerto dall’acqua vengono svolti esercizi con minor carico per iniziare il rinforzo e permettere il ripristino delle corrette lunghezze muscolare e rilassamento
- in palestra riabilitativa: un programma di esercizi di rinforzo e mobilità specifici e la supervisione di professionisti specializzati permettono il recupero della forza e resistenza muscolare necessaria per la risoluzione del problema a lungo termine
Conclusioni
Hai potuto constatare che il bruciore alla schiena è una condizione invalidante e molto particolare, come particolari e complesse sono le sue cause: proprio in base all’identificazione di queste può variare la prognosi.
Fondamentale è rivolgersi a specialisti.
Nei casi in cui la causa risiede nella debolezza generale muscolare e rigidità della colonna, il rimedio più efficace è la fisioterapia: nello specifico l’esercizio attivo supervisionato, in acqua e/o in palestra riabilitativa, permette un recupero delle corrette lunghezze muscolari e resistenza necessarie per sopportare gli stress a cui la schiena è sottoposta durante la giornata… e dire addio definitivamente al bruciore alla schiena!
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