Scoliosi lombare e sport: quali sono quelli consigliati (e quali no)

Quando un genitore scopre che suo figlio ha la scoliosi, una delle prime domande che si pone è proprio questa: mio figlio potrà continuare a fare sport? Se sì, quale? Esistono sport che curano la scoliosi o sport controindicati? In questo articolo voglio dare delle risposte a queste domande.

January 18, 2022
Fisioterapia
Irene Saccani

Scoliosi lombare e sport: i consigli del fisioterapista

Quando un genitore scopre che suo figlio ha la scoliosi, una delle prime domande che si pone è proprio questa: mio figlio potrà continuare a fare sport? Se sì, quale? Esistono sport che curano la scoliosi o sport controindicati?

Per molti anni infatti questo argomento ha suscitato confusione e incertezze, sia all’interno del personale sanitario che tra genitori e pazienti.

In passato infatti alcuni sport sono stati descritti come se fossero la salvezza per chi soffre di scoliosi, altri demonizzati e sconsigliati in modo assoluto. Oggi fortunatamente c’è più chiarezza, più ricerca in merito e evidenze scientifiche più attendibili per poter dare indicazioni chiare e precise.

Risulta fondamentale innanzitutto distinguere tra le attività che hanno un obiettivo terapeutico rispetto alla scoliosi, come la fisioterapia, e attività che possono essere svolte a supporto della terapia, come lo sport.

Inoltre prima di approfondire i singoli sport nel seguente articolo, possiamo già tranquillizzarti dicendo che esistono sportivi di altissimo livello con scoliosi in qualsiasi disciplina, e che quindi non esistono controindicazioni assolute, ma sicuramente occorre prestare particolare attenzione con alcune attività sportive e soprattutto durante l’età dello sviluppo.

Lo sport può curare la scoliosi?

Iniziamo col chiarire in modo definitivo la risposta a questa domanda: lo sport può curare la scoliosi? La risposta è no.

Ci son stati anni in cui veniva consigliato, se non addirittura “prescritto” da medici, il nuoto, il pilates, lo yoga come attività per trattare e curare la scoliosi.

Nulla di più sbagliato.

Sia chiaro, lo sport è un’attività fondamentale e molto consigliata per lo sviluppo psicomotorio e cognitivo del bambino ma anche per il mantenimento di un buono stato di salute nell’adulto.

Nella crescita dei nostri ragazzi lo sport riveste un ruolo sociale importantissimo: permette di sviluppare capacità di apprendimento, costruire la propria autostima e la capacità di relazionarsi con gli altri, oltre ad aumentare il benessere fisico e le abilità motorie.

Ma non ha alcun ruolo terapeutico nei confronti di patologie della colonna come la scoliosi, per cui serve una fisioterapia specialistica e soprattutto personalizzata.

Quando i genitori dei nostri ragazzi ci chiedono “Ma mio figlio potrà continuare a fare sport?” la nostra risposta è sempre “Sì, purchè supportata dalla fisioterapia”.

La fisioterapia e l’esercizio terapeutico hanno lo scopo di trattare la scoliosi, mentre lo sport e l’attività fisica in generale hanno l’obiettivo di sviluppare le capacità motorie e sociali del bambino, e solo la combinazione di questi due elementi può portare al miglior stato psicofisico del ragazzo.

La fisioterapia e l’esercizio terapeutico hanno lo scopo di trattare la scoliosi.

Sport consigliati per la scoliosi lombare

Una volta capito che lo sport non ha un obiettivo terapeutico ma che può comunque essere un valido supporto alla fisioterapia, quali sono gli sport più consigliati in caso di scoliosi, e in particolare in caso di scoliosi lombare?

Per molto tempo gli sport più consigliati sono stati diversi e ora li analizzeremo uno a uno per capire se effettivamente tutto questo ha un senso o meno.

Nuoto

In passato, ma accade ancora oggi, il nuoto veniva prescritto dagli specialisti come terapia per la scoliosi e rappresentava uno degli sport “più completi” per chi avesse bisogno di rinforzare i muscoli della schiena.

Recenti studi però hanno dimostrato che questa convinzione non risulta avere nessun fondamento scientifico. Alcuni studi pubblicati su Spine nel 1982, e altri più recenti condotti da ISICO (2013) infatti, hanno stabilito che il nuoto non deve più essere consigliato come terapia per la scoliosi.

In risposta a questi studi si è creata poi una successiva corrente di pensiero, secondo la quale il nuoto viene addirittura sconsigliato ai pazienti affetti da scoliosi. Questo perchè, essendo la scoliosi una patologia della colonna che risente molto della forza di gravità, e essendo l’acqua un ambiente in cui i muscoli lavorano in assenza di tale forza, veniva considerato come un lavoro inutile.

La verità come al solito si trova nel mezzo: non si tratta né della panacea di tutti mali, né di un’attività da evitare in modo assoluto. Il nuoto è uno sport che può essere di supporto alla terapia in quanto aiuta lo sviluppo muscolare a livello paravertebrale e addominale, ma non può in nessun modo sostituire la fisioterapia e avere obiettivi prettamente curativi.

Nuoto per bambini e ragazzi: un ottimo supporto per la fisioterapia in caso di scoliosi

Pilates e Yoga

Soprattutto negli ultimi anni questi sono gli altri due sport che son stati prescritti da medici e caldamente consigliati in caso di scoliosi.

Anche qui occorre precisare che sicuramente i benefici che possono dare sono molteplici e indiscutibili, ma che per correggere la scoliosi e trattarla in modo mirato è necessario comunque affidarsi a specialisti del settore in grado di indicarti gli esercizi terapeutici più specifici per te e un programma riabilitativo personalizzato e pensato su misura in base alla tua curva.

Rimane comunque importante dire che i benefici che si possono trarre da sport come il pilates e lo yoga sono numerosi.

Il rinforzo addominale e degli stabilizzatori della colonna attraverso il pilates e l’allungamento della catena muscolare posteriore attraverso lo yoga possono essere infatti dei validi supporti alla fisioterapia e rappresentare un’ottima attività fisica da associare alla terapia.

Pilates e yoga in pazienti con scoliosi: due valide attività sportive per rinforzare la muscolatura addominale e allungare la catena posteriore

Sport da combattimento (karate, kick boxing, judo)

Sport come il judo, il karate e altre discipline da combattimento sono oggi molto consigliati a bambini e ragazzi per i benefici che portano rispetto all’educazione all’autocontrollo e al rigore.

Per diversi anni però sono stati anche consigliati come sport indicati per chi soffre di scoliosi in quanto allenano l’intera muscolatura del tronco  e contribuiscono ad uno sviluppo armonico di tutto il corpo: la schiena si rafforza e le articolazioni diventano maggiormente flessibili.

Il karate inoltre è conosciuto proprio per esercizi che richiedono il mantenimento di determinate posture e per questo si è pensato potesse dare benefici in caso di scoliosi.

Tuttavia anche in questo caso l’efficacia terapeutica nei confronti di questa patologia non è ad oggi dimostrata.

Judo e karate: sport da combattimento consigliati a bambini e ragazzi per l’educazione all’autocontrollo e al rigore

Equitazione

L’equitazione viene spesso consigliata per chi soffre di problemi alla schiena in quanto la posizione da mantenere quando si cavalca è proprio quella che si avvicina di più alla fisiologica curvatura della colonna.

Spesso però ci viene anche chiesto se i colpi che la schiena subisce durante il trotto o il galoppo possono essere dannosi per chi soffre di scoliosi o di problemi posturali. Anche in questo caso non esistono evidenze che supportino l’efficacia terapeutica di questo sport, né studi che stabiliscono un rischio legato a questa disciplina.

Sicuramente, se affiancata alla fisioterapia, può essere un’attività stimolante per la muscolatura del tronco e per lo sviluppo della propriocettiva.

L’equitazione per bambini e ragazzi: un’attività sportiva molto stimolante per la muscolatura del tronco e lo sviluppo dell’equilibrio.

Sport consigliati per bambini che soffrono di scoliosi

Tutto ciò che è stato detto finora vale tanto per il bambino quanto per l’adulto con scoliosi.

Ma sicuramente chi merita un’attenzione più accurata sono proprio i ragazzi con scoliosi che si approcciano a questo tipo di sport in età evolutiva e quindi in piena fase di crescita. Questo è infatti il momento più delicato,in cui la scoliosi può peggiorare maggiormente e l’unico momento in cui è possibile intervenire con una terapia mirata a ridurre il più possibile l’evolversi della curva scoliotica.

Ecco allora che questa fascia d’età merita una riflessione in più. 

Questa è l’epoca in cui attraverso lo sport è possibile lo sviluppo psicomotorio e delle relazioni sociali per cui è fondamentale che anche i ragazzi con scoliosi possano praticarlo.

E’ necessario però che all’attività sportiva si affianchi una valutazione specialistica per capire l’entità della curva e la giusta terapia da intraprendere.

Ecco allora che per chi soffre di curve scoliotiche più lievi, grazie all’esercizio terapeutico e al sostegno del fisioterapista, sarà possibile imparare le posture di autocorrezione da mantenere durante l’attività sportiva, per permettere al ragazzo di svolgere tutto in tranquillità e senza il rischio di peggiorare il proprio stato.

Per chi invece ha curve più impegnative, che richiedono quindi l’utilizzo di un corsetto, sarà possibile comunque svolgere attività fisica, o nelle ore in cui gli è possibile rimuovere il busto, o mantenendolo anche durante lo sport, in base alla valutazione dell’ortopedico e del fisioterapista di riferimento.

I corsetti odierni permettono di continuare a praticare sport e frequentare lezioni di Educazione Fisica.

Si può fare sport agonistico con la scoliosi?

Le uniche evidenze riguardo questo argomento derivano da studi che hanno rilevato una maggior tendenza al peggioramento della scoliosi in bambini e ragazzi che svolgono un’attività sportiva agonistica intensa con allenamenti quotidiani di due o tre ore.

Questa risulta infatti essere l’unica vera controindicazione per bambini e ragazzi in via di sviluppo con scoliosi. Come sempre quindi la via migliore è sicuramente quella di un giusto equilibrio. 

Le uniche cose veramente sconsigliate per chi soffre di scoliosi sono da un lato la completa inattività, sconsigliata in qualsiasi caso e a qualsiasi età ma soprattutto in bambini e ragazzi in via di sviluppo, o dall’altro l’agonismo sfrenato e il sovraccarico con estenuanti allenamenti quotidiani.

Tuttavia occorre essere onesti nel dire che anche l’attività agonistica, se supportata da attività fisioterapica specialistica importante,…si può fare!

Un esempio lampante ne è sicuramente Usain Bolt, campione olimpico detentore del record mondiale dei 100 m piani, dei 200 m piani e della staffetta 4x100m, con una forma di scoliosi lombare di cui ha sofferto fin da bambino.

Fin da giovane età ha dovuto supportare l’attività sportiva con fisioterapia specifica per la sua scoliosi, e nelle fasi più importanti della sua carriera di atleta, diversi documentari raccontano come la fisioterapia per la sua schiena abbia rivestito un ruolo decisivo nel migliorare le sue prestazioni nella corsa.

Usain Bolt: un esempio di come la fisioterapia per la scoliosi abbia un ruolo rilevante nel migliorare le prestazioni sportive

Sport sconsigliati per chi soffre di lordosi

Come dicevamo all’inizio di questo articolo, non esistono sport che risultano essere controindicati in modo assoluto in caso di problemi come l’iperlordosi o la scoliosi. Tuttavia occorre sapere che alcuni possono provocare maggior carico e sollecitazioni a livello della schiena e per questo motivo vanno eseguiti con cautela.

Nel caso in cui si soffra di iperlordosi ad esempio, sport come la danza e la ginnastica artistica non sono indicati e consigliati in quanto vanno ad aumentare ulteriormente questa curva.

Ma vediamo nello specifico quali sono gli sport poco consigliati per i pazienti con lordosi accentuata, e perchè.

Palestra e sollevamento pesi

Sport di sollevamento pesi come il powerlifting, il crossfit, il body building o anche esercizi in palestra con carichi pesanti, sono sicuramente tra quelli sconsigliati per chi soffre di iperlordosi. 

Questo tipo di movimenti, infatti, provoca un sovraccarico della colonna e un aumento della forza di gravità che va ad accumularsi sui dischi, portando nel tempo a mal di schiena, ipermobilità e degenerazione discale.

Come abbiamo detto però, questo non significa che siano in assoluto controindicati, ma che per chi soffre di iperlordosi sia necessario affiancare allo sport una fisioterapia specialistica.

Il sollevamento pesi: è possibile anche per chi soffre di problemi alla schiena, se supportato da fisioterapia specifica

Danza e ginnastica artistica

La danza e la ginnastica artistica sono sport molto delicati per chi soffre di iperlordosi. Le posture mantenute per lungo tempo e l’ampiezza dei movimenti eseguiti infatti, provocano nel tempo un marcato aumento della mobilità della colonna e portano le bambine e le ragazze a aumentare la loro lordosi lombare fin dalle più tenere età. 

Le ballerine infatti sono note per la loro ipermobilità lombare e per problemi posturali agli arti inferiori come valgismo e iperestensione delle ginocchia.

Anche in questi casi occorre affiancare allo sport una specifica fisioterapia posturale e non sovraccaricare con allenamenti troppo intensi le bambine e le ragazze in età dello sviluppo.

La ginnastica artistica nel ragazzo: un rischio per l’iperlordosi, ma che si può correre se affiancata a fisioterapia costante e specifica

Corsa/jogging

La corsa e il jogging sono altre attività che sono state spesso controindicate per chi soffre di iperlordosi. Il motivo sta un po’ nei continui impatti a cui la schiena viene sottoposta e un po’ nella postura iperlordotica che viene mantenuta durante il movimento.

Tutto questo si è visto essere vero fino a un certo punto. In questo caso infatti quello che fa veramente la differenza è il tipo di allenamento che viene associato alla corsa e la postura che viene mantenuta durante il gesto sportivo. 

Per questo motivo la cosa più importante da fare in questi casi è affidarsi a un fisioterapista specializzato nell’analisi della corsa, per capire fin da subito quali siano le posture più corrette da mantenere e quale l’attrezzatura tecnica più adatta alla vostra schiena e al vostro appoggio plantare.

Running e problemi lombari: un’attività che è possibile fare, con il supporto di un fisioterapista specializzato.

E’ possibile fare sport dopo l’operazione per scoliosi?

Un’attenzione particolare va dedicata sicuramente a chi ha subito un intervento chirurgico a causa di una forma grave di scoliosi. 

Come spiegato in questo articolo, l’operazione chirurgica per scoliosi consiste nell’applicazione di barre metalliche ai lati della colonna che hanno lo scopo di correggere le curve e evitare il progredire della patologia.

Il problema che ne consegue però, è una mobilità molto limitata della colonna nei punti in cui viene applicata la barra e di conseguenza una difficoltà molto marcata nei movimenti di flessione inclinazione e rotazione del tronco.

E’ possibile quindi fare sport in seguito a intervento chirurgico per scoliosi?

La risposta è si, ma in modo molto limitato e se seguiti da personale specializzato. Sono possibili, e consigliate, attività come la ginnastica dolce, l’idrochinesiterapia, e l’esercizio terapeutico con un fisioterapista specializzato in scoliosi e problemi posturali.

Conclusioni sulla scoliosi lombare e sport

In conclusione, se si soffre di scoliosi, si può fare sport?

La risposta è si, ma accompagnati da una fisioterapia specialistica.

Non esistono sport che curano la scoliosi, così come non ne esistono di controindicati in modo assoluto, ma la cosa più importante è che siano sempre supportati da esercizi specifici per la propria schiena.

Occorre sicuramente prestare particolare attenzione ad alcune attività sportive che sollecitano maggiormente la colonna e soprattutto essere seguiti dal fisioterapista durante l’età dello sviluppo.

L’unica vera controindicazione assoluta risulta essere quella relativa a sport agonistici di alto livello con sovraccarico della colonna e allenamenti intensi e duraturi. E un’attenzione particolare va prestata sicuramente a chi ha una forma grave di scoliosi e si troverà, o si è trovato, a dover affrontare un intervento chirurgico.

Bibliografia

Irene Saccani

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